
In questi mesi abbiamo parlato molto delle novità introdotte da Google e Yahoo per i mittenti che spediscono più di 5.000 email al giorno, ma ora anche Microsoft scende in campo con una policy simile per il suo servizio di posta consumer (Outlook.com, Hotmail.com, Live.com).
A partire dal 5 maggio 2025, Outlook inizierà a spostare nella cartella spam tutte le email provenienti da domini che non rispettano determinati standard di autenticazione. E, successivamente, i messaggi non conformi potranno essere direttamente rifiutati.
I requisiti
Il pacchetto di requisiti richiesti da Microsoft è praticamente identico a quello di Google/Yahoo:
- SPF correttamente configurato
- DKIM attivo e funzionante
- DMARC pubblicato, anche con policy p=none, e allineato a SPF o DKIM
Inoltre, vengono raccomandate anche una serie di buone pratiche che in VOXmail supportiamo da anni: presenza di link di disiscrizione funzionanti, indirizzi mittente reali e monitorabili, gestione dei bounce e della reputazione, trasparenza nelle intestazioni e nei contenuti.
Cosa cambia per chi usa VOXmail?
Se usi VOXmail per le tue spedizioni, la buona notizia è che la nostra infrastruttura è già pienamente compatibile con tutti questi requisiti: dal 2012 supportiamo SPF e DKIM per ogni email inviata, e da gennaio 2024 abbiamo reso l'autenticazione di dominio obbligatoria sopra i 5.000 destinatari, in linea con quanto richiesto da Google/Yahoo.
Da allora, abbiamo anche:
- introdotto blocchi automatici e notifiche per chi usa mittenti freemail o non autenticati;
- segnalato la mancanza del record DMARC come errore da risolvere;
- attivato un sistema di deroghe temporanee per evitare blocchi immediati e accompagnare i clienti nella transizione.
Ora, con l’ingresso di Outlook tra i provider che impongono questi requisiti, è ancora più evidente che non si può più rimandare.
Autenticare il dominio è diventato indispensabile
Chi spedisce con mittenti non autenticati (o peggio ancora freemail) rischia sempre di più non solo di finire in spam, ma di non riuscire proprio a spedire. Anche se VOXmail cerca di gestire automaticamente molti di questi aspetti, la responsabilità finale è sempre del mittente: è il vostro dominio, la vostra reputazione, i vostri destinatari.
Se non hai ancora configurato l’autenticazione del dominio e pubblicato un record DMARC, ti invitiamo a farlo subito. Basta davvero poco: un CNAME, un record TXT… e un po’ di attenzione.
Conclusioni
Dopo Google e Yahoo, anche Microsoft ha alzato l’asticella: l’autenticazione è diventata ormai una condizione necessaria per continuare a comunicare efficacemente con i propri contatti.
Come sempre, noi di VOXmail siamo qui per supportarti passo passo: se hai dubbi su SPF, DKIM, DMARC o vuoi verificare se sei già conforme, contattaci! È il momento giusto per fare un check.
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